ClassicAperta: Villa Scheibler giovedì 24 ottobre 2024
STORIE DI TANGO: Alessandra Ziveri – arpa e Andrea Coruzzi – bandoneón.
Tango: contrasti ed emozioni
Abbiamo intervistato Alessandra Ziveri dopo “Storie di Tango” a Villa Scheibler per ClassicAperta
Ciao Alessandra, sono contento di sentirti dopo lo splendido concerto che avete tenuto a Villa Scheibler.
Anche io sono contenta di fare quattro chiacchiere con te…
Già nel concerto con il Duo Alexander hai proposto qualcosa di inaspettato e anche questa volta ci hai davvero felicemente stupiti.
È un po’ una caratteristica che mi piace molto, soprattutto quando c’è un’affinità musicale molto forte, come in questo caso con il bandoneon: tutti ci dicono “ma cosa vi siete messi in testa”, ma già dopo i primi cinque minuti c’è un’alchimia molto coinvolgente e molto vera… e ci viene riconosciuto che oltre la sorpresa c’è un progetto musicale.
Il concerto è piaciuto molto…
Alessandra Ziveri.
Noi già dal primo pezzo abbiamo subito sentito il calore del pubblico, un riscontro immediato. È stato un concerto che ci ha regalato un’emozione molto forte, che non pensavamo di provare. Quando fai un progetto del genere corri il rischio che non venga capito e accettato. Il fatto che sia stato accettato dall’Associazione subito, con grande entusiasmo, ci ha dato una bella carica per prepararlo al massimo delle possibilità.
Nonostante che con questo tipo di programma è necessario un certo tipo di tecnicismo – è innegabile – il sapere che qualcosa è arrivato, qualcosa oltre le note, la musica nella sua essenza, ti arriva al cuore. Questo l’abbiamo sentito perché è il pubblico che ce l’ha detto ad ogni fine di pezzo, nei sorrisi, negli occhi, nei visi delle persone, ancor più degli applausi… non so come spiegartelo a parole, ma la musica è arrivata.
Alessandra Ziveri con Andrea Coruzzi: Storie di Tango
Hai parlato di progetto perché con Andrea state facendo un percorso.
Noi ci conosciamo da tempo e l’amore che abbiamo entrambi per i nostri strumenti è molto simile: lavoriamo soprattutto sull’emozione, sulla passione, sulla voglia di fare e delle volte ci stacchiamo da quelle che sono le mode che si impongono nel filone concertistico, anche nel classico…
È qualcosa che ti aspetti nel pop ma c’è anche nel classico, penso a come veniva visto Verdi dai suoi contemporanei…
…se ci pensi anche Vivaldi era un rocckettaro dei suoi tempi. Noi lavoriamo su cosa ci piace: entrambi abbiamo una fortissima passione per quello che è il nuevo tango, quello di Piazzolla. Andrea, suonando il bandoneon, è più informato; la passione che abbiamo è data dai momenti che si alternano di forte passionalità, contrastati nell’immediato da una dolcezza e malinconia estreme. I due strumenti sono simili perché spaziano entrambi da momenti estremamente raffinati, dolci, malinconici a quelli vigorosi, forti e sanguigni.
Il progetto nasce da lì, con la quasi convinzione che Piazzolla sarebbe stato d’accordo perché nel suo concerto per bandoneon, archi e percussioni elimina completamente i fiati e inserisce l’arpa; nel secondo tempo di questo concerto che è il tempo lento, c’è l’arpa che fa da accompagnamento al bandoneon solista ed abbiamo capito che anche lui aveva intuito questa accoppiata. È una delle sue ultime opere: chissà ,se avesse vissuto più a lungo magari avrebbe utilizzato di più quest’accoppiata per noi affascinante.
Adesso stiamo procedendo anche con la fisarmonica e andremo avanti con questo nuovo progetto: si chiamerà Affresco Italiano.
Alessandra Ziveri con Andrea Coruzzi: Storie di Tango
Andrea Coruzzi e Alessandra Ziveri.
Avete voluto fare una dedica ad Anna
Per me questa musica ricordava molto Anna, questo contrasto di emozioni così profonde e sincere. Mi ricordo benissimo Anna al nostro primo concerto, così solare e generosa ma anche, contemporaneamente battagliera e morbida nel dialogare,… una persona molto vera. Devo dire che anche fare il suo nome e cercare di essere delicati nella dedica non è stato facile… è stato molto toccante anche per me: dopo ho fatto molta fatica a suonare, ma ci tenevo tanto che fosse lì con noi in qualche modo. Abbiamo scelto la composizione che ritenevamo più adatta a lei: non è né sacra né profana, è proprio una composizione che si è trasformata nel tempo e ci sembrava come un bozzolo che è diventato una meravigliosa farfalla, come immaginiamo lei adesso….
Grazie, anche da tutta l’Associazione.
Non dico che era dovuto, perché queste cose non sono mai dovute, ma era molto sentito…
È stata insomma una giornata indimenticabile in un luogo meraviglioso.
Sì, Villa Scheibler è un posto bellissimo.
Quando siamo arrivati, mentre scaricavamo gli strumenti, ci sono passati vicino gli scoiattoli e abbiamo pensato: ma siamo in paradiso!
Se vuoi aggiungere qualcosa…
L’unica cosa che ti chiedo è di portare il mio più sincero ringraziamento e gratitudine all’Associazione e fai i complimenti ai fotografi: anche con Andrea dicevamo che le foto sono bellissime!
Leggete anche l’intervista ad Andrea Coruzzi
Invito, interviste, foto, video e rassegna stampa nella pagina del programma ClassicAperta 2024.