Houdini the great
Street opera
ClassicAperta ha portato in scena il 26 settembre 2020 la street opera Houdini the great, musiche di Andy Pape, libretto di Erik Clausen per la regia di Luca Valentino, Maestro concertatore e direttore Giovanni Battista Bergamo con l’orchestra sinfonica del Conservatorio Vivaldi di Alessandria.
Houdini the great
di Vic Moniaci
La ormai classica “opera da cortile” di quest’anno è di un compositore statunitense, ormai naturalizzato in Danimarca, Andy Pape: “Houdini the great” è la sua prima opera, del 1988, ed è la storia del mago Houdini, che Andy riscrive come la storia di un emigrato italiano negli Stati Uniti del primo ‘900. Parla di migrazione e di libertà, in un allestimento da “street opera”, con pochi interpreti e pochi strumenti, con un allestimento ispirato alla Commedia dell’Arte, ricco di trucchi e di emozione.
La caratteristica più originale e divertente dell’opera è forse data del personaggio della mamma di Houdini, che parla una sorta di “grammelot” italiano, di grande impatto teatrale.
Houdini, appena sbarcato a New York, salva la giovane immigrata polacca Kowalsky dalle grinfie di un poliziotto e da questo episodio comprende il valore della libertà in America e nel suo tempo. Per questo decide di dedicarsi a una particolare forma di esibizione chiamata escapismo. Nel seguito della storia – che racconta i successi e la fama internazionale del mago -Kowalsky diventa la sua assistente e compagna e il Poliziotto il suo agente. Tornato in tournée in Italia, Houdini decide di dedicare alla mamma la sua esibizione nel fiume Hudson. Houdini – secondo la leggenda – muore in questo tentativo estremo di fuga, ma conquista al tempo stesso l’immortalità.