Va in scena il 21 settembre un’opera lirica in un atto di Nino Rota su libretto di Suso Cecchi D’Amico
I due timidi: poveri ma belli
di Vic Moniaci
Viaggio metafisico nel neorealismo cinematografico degli anni ’50, in un Italia ancora ferita dagli eventi bellici, ma determinata a ricostruirsi. Poveri ma belli, insomma. “I Due Timidi”, promossa dall’Associazione per Mito Onlus, va in scena, il prossimo 21 settembre alle ore 20.00 a Milano in via Bruno Cesana 3, zona Palmanova. Il regista è Luca Valentino, 58 anni, torinese, che insegna al Conservatorio Vivaldi di Alessandria…
“Sì andiamo in scena, o forse dovremmo scrivere “andiamo in onda” dal momento che l’opera del grande Nino Rota fu scritta, nella sua versione originale per la radio….parliamo appunto degli anni ’50, poi ci fu il debutto a Londra con la partecipazione a un concorso, “I Due Timidi” non vinse ma il successo dell’opera fu grandioso”
La scelta della radio come contesto espressivo fu dettata da esigenze contingenti o legate invece alla natura dell’opera?
“Fu una scelta strategica. Nella RAI di quegli anni cominciavano ad incrociarsi diversi generi multimediali, e la radio dipingeva bene la condizione singolare dei due protagonisti che non potevano vedersi, ma soltanto sentirsi: ne nacque una situazione teatrale estrema. Ben presto fu chiaro che al centro della commedia lirica di Rota c’era una dominante: l’incomunicabilità”
Comunicare l’incomunicabile, sembra un ossimoro. Perchè la scelta di Milano, perchè in un caseggiato popolare..?
“Ci piace pensare che, nella sua mente, Nino Rota immaginasse proprio un palcoscenico come quello del 21 settembre: periferia di una metropoli, case di ringhiera. In un certo senso è la “ragione sociale” dell’Associazione per Mito, e coincide con la mia visione della musica classica, aperta a tutti”
E sullo sfondo si delineava la figura di un grande talento del neorealismo Federico Fellini…
“Del quale, e non per caso, Nino Rota divenne la colonna sonora di film di enorme successo del maestro di Rimini, quali La Dolce Vita e Amarcord, per citarne solo alcuni”
Quest’anno scoccano i 40 anni dalla scomparsa del grande musicista Nino Rota, un tocco dunque celebrativo nella messa in scena de “I Due Timidi”?
“Certo è una ricorrenza, l’orchestra sinfonica e i solisti del Conservatorio Vivaldi di Alessandria saranno diretti da Marcello Rota, discendente di Nino, e oltre ai protagonisti in scena, circa quindici elementi, saranno “scritturati” alcuni abitanti del caseggiato in qualità di comparse. Un modo originale per coinvolgere il pubblico e l’ambiente”
Diciamo pure una sorpresa…
“E non sarà l’unica, “I Due Timidi” è una commedia delle meraviglie, fondata sull’incomunicabilità e con un finale tragico. Ma attenzione agli ultimi 30 secondi…”