ClassicAperta: Street opera con musica di Andy Pape, libretto di Erik Clausen e regia di Luca Valentino
Houdini the great
La ormai classica “opera da cortile” di quest’anno è di un compositore statunitense, ormai naturalizzato in Danimarca, Andy Pape: “Houdini the great” è la sua prima opera, del 1988, ed è la storia del mago Houdini, che Andy riscrive come la storia di un emigrato italiano negli Stati Uniti del primo ‘900. Parla di migrazione e di libertà, in un allestimento da “street opera”, con pochi interpreti e pochi strumenti, con un allestimento ispirato alla Commedia dell’Arte, ricco di trucchi e di emozione.
La caratteristica più originale e divertente dell’opera è forse data del personaggio della mamma di Houdini, che parla una sorta di “grammelot” italiano, di grande impatto teatrale.
Houdini, appena sbarcato a New York, salva la giovane immigrata polacca Kowalsky dalle grinfie di un poliziotto e da questo episodio comprende il valore della libertà in America e nel suo tempo. Per questo decide di dedicarsi a una particolare forma di esibizione chiamata escapismo. Nel seguito della storia – che racconta i successi e la fama internazionale del mago -Kowalsky diventa la sua assistente e compagna e il Poliziotto il suo agente. Tornato in tournée in Italia, Houdini decide di dedicare alla mamma la sua esibizione nel fiume Hudson. Houdini – secondo la leggenda – muore in questo tentativo estremo di fuga, ma conquista al tempo stesso l’immortalità.