Questa volta sono tre le voci che raccontano le loro esperienze. È stato un piacere conoscere Doriano, Luciana e Fabrizia, che ci hanno parlato rispettivamente dei concerti Primavere, Aria e Paesaggi Spagnoli.
Doriano racconta Primavere, a detta sua un’esperienza straordinaria dal punto di vista musicale.
“L’orchestra, così come il solista, hanno fatto sì che l’atmosfera diventasse magica. Ho seguito una dozzina di concerti quest’anno, e Primavere è stato uno dei più significativi, è stato sbalorditivo, il pubblico era senza parole.”
Luciana, invece, racconta Aria.
“Ho scelto di partecipare a questo concerto più per curiosità che altro, dal momento che si trattava di un concerto di una sola fisarmonica.
Appena entrata in scena, la musicista ha riempito tutto il palcoscenico, conquistandolo con la sua personalità, sensualità, passione e abilità nel suonare lo strumento.”
“Ha trasformato una popolare fisarmonica in un’intera orchestra, da brividi. Ho avuto la sensazione che l’artista e il suo strumento si fondessero, come se la fisarmonica fosse un naturale prolungamento del corpo dell’artista.
È stato davvero uno spettacolo unico, emozionante, e non da meno è stata la cornice dello storico Teatro Grassi in cui il concerto ha avuto luogo.”
Fabrizia, per finire, ci racconta Paesaggi Spagnoli.
“Fondamentalmente io non mi intendo di musica né tantomeno di orchestre, ci spiega, semplicemente amo ascoltare la musica, il mio giudizio è frutto di emotività e di cuore.
Ciò che ho tanto apprezzato è stata la prima parte del concerto, per la sua grande originalità, e l’ultima – il Bolero – per l’immenso coinvolgimento emotivo che quel brano costruisce con il crescendo del ritmo.
Sull’esecuzione do, di conseguenza, un commento da profana: impeccabile. Una grande orchestra in cui ognuno, nel singolo, rispecchiava la perfezione dell’insieme. Un concerto magico.”
(Grazie a Giulia Di Vitantonio, Aldo Banfi e Giuseppe Pullini per le meravigliose foto!)