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ClassicAperta: omaggio a tre Signore della Musica, “Muse e Musiciste grandissime”.

Muse… Mus(ich)e
  Regina, Fanny e Clara…

16 marzo 2019, Villa Pallavicini

Giorgia Righetti, al violino e Ruggero Laganà, al pianoforte mettono il loro talento a servizio di tre Signore della Musica, “Muse e Musiciste grandissime”: Regina Strinasacchi, Fanny Mendelssohn e Clara Wieck Schumann.

La performance è dedicata a tre signore della musica, muse e musiciste grandissime”, racconta Laganà, celebre compositore, cembalista oltre che pianista milanese – che vissero in tempi in cui la mentalità prevalente non concepiva che una donna potesse dedicarsi all’arte, alla musica se non come divertimento o passatempo. Le nostre Signore contribuirono in maniera importante a una rottura progressiva di tali barriere artistiche e sociali.”

MUSE… MUS(ich)E mira dunque non solo a presentare le tre compositrici che per lungo tempo sono rimaste all’ombra della notorietà e della grandezza degli uomini a cui furono legate, e a celebrarne il talento e l’importanza storica. 

Il programma è incentrato sui tre talenti femminili a fianco ad altrettante menti compositive maschili, tra le più conosciute e celebrate tra Settecento e Ottocento: Wolfgang Amadeus Mozart, Robert Schumann e Felix Mendelssohn Bartholdy, di cui verranno proposte rispettivamente la Sonata per violino e pianoforte  K 454 in Si bemolle Maggiore (dedicata a Regina Strinasacchi), la  Sonata per violino e pianoforte op . 120 in re minore e le Romanze senza parole.

Regina Strinasacchi fu violinista e chitarrista di grande talento, formatasi a Venezia presso il Pio Ospedale della Pietà – dove anni prima aveva operato Vivaldi – e presto divenuta una delle concertiste più famose di quella fine del ‘700 ed inizio dell’800. A Vienna conobbe W.A. Mozart il quale, colpito dal suo talento, le dedicò la Sonata in Si bemolle maggiore K 454 per violino e pianoforte, e nel 1784 la eseguirono alla presenza dell’imperatore Giuseppe II d’Asburgo-Lorena. 

Fanny Mendelssohn, sorella del grande Felix, fu invece pianista e compositrice. Nonostante la stima professionale e il riconosciuto talento musicale da parte del fratello – a 13 anni eseguì a memoria i Preludi e Fughe del Clavicembalo ben Temperato di J.S. Bach – è noto come il padre Abraham predicasse affinché la musica fosse per lei “solo un ornamento”.  Seppur con fatica, Fanny riuscì a proseguire la sua attività artistica, che perviene ai giorni nostri attraverso opere come l’Adagio in sol minore  per violino e pianoforte.

Infine, Clara Wieck Schumann fu pianista, concertista acclamata e compositrice. Moglie di Robert Schumann, insegnò a lungo pianoforte al Conservatorio Hoch di Francoforte sul Meno e contribuì alla innovazione della tecnica pianistica. Dopo la morte di  Robert, Clara visse altri 40 anni dividendosi tra il ricordo del marito e l’affetto e la dedizione di Brahms,  grande amico e ammiratore di Robert. Del suo retaggio musicale spiccano composizioni che ben riflettono il suo talento artistico come la Romanza per violino e pianoforte in Si bem. Magg.

Foto: Aldo Banfi, Fabio Pedaletti

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