I concerti di ClassicAperta: Milano Luster Brass
Ottoni lucidi in cortile!
Intervista ad Alfredo Pedretti della Milano Luster Brass che si è esibita per ClassicAperta lo scorso 25 settembre nel Complesso delle case popolari gestite da MM in via Cesana a Milano.
Ciao Alfredo e ben ritrovato, il pubblico di ClassicAperta vi conosce bene e ha apprezzato molto il concerto: voi come lo avete vissuto?
Fino all’ultimo siamo stati preoccupati per il meteo poi è andato tutto bene. Noi ci siamo divertiti e mi pare che anche il pubblico si sia divertito. Quando la cosa è reciproca è il meglio !
Abbiamo sempre questo approccio con il pubblico, di chiacchiera, di spiegazione, di discorso e di musica.
…che è una vostra componente caratteristica e bella.
Preferiamo così, rispetto alla situazione un po’ paludata: io suono e tu ascolti che funziona in altri ambiti…
È proprio bello questo dialogo che fate con il pubblico in cui raccontate, è un valore aggiunto molto forte.
Alfredo Pedretti della Milano Luster Brass, durante il concerto ClassicAperta del 25 settembre 2025 nel cortile delle case popolari gestite da MM di via Bruno Cesana 3.
Bene, sono contento che venga apprezzato; Io ho visto una grande partecipazione, soprattutto di alcune signore che si erano messe in prima fila, secondo me apposta per interloquire… ma sono stati tutti molto attenti e divertiti. Tra il pubblico erano presenti anche un paio di colleghi nostri dell’orchestra che ci erano venuti a sentire.
Pensavo che foste in cinque con componenti che ruotano in base agli impegni.
Ognuno di noi ha un sostituto, che può sostituirlo in base a necessità di impegni familiari o di orchestra.
Le prove vengono fatte da chi parteciperà al concerto: prima di accettare un incarico ci confrontiamo e vediamo di esserci quasi tutti, in modo che, se possibile, ci sia al massimo un sostituto; questo ci aiuta perché è dal 2000 che suoniamo insieme.
Sì mi ricordo un vostro concerto per ClassicAperta alla Bocciofila Cerizza un po’ di anni fa e già all’epoca, quando vi avevamo proposti, qualcuno aveva detto che vi conosceva e vi seguiva.
Sì, abbiamo un pubblico che ci segue sempre. All’interno della formazione ognuno ha il proprio ruolo, ad esempio io sono quello che parla, racconta e spiega.
Video dal concerto Ottoni di Ringhiera del 30 maggio 2018 alla Bocciofila Ceriza.
Ricordo che abbiamo fatto un concerto in cui io non c’ero, e pubblicato dei video su YouTube: subito qualcuno ha scritto per chiedere come mai non c’ero più. Perché ci sono persone che ci seguono nei vari appuntamenti.
I vostri concerti non sono solo musica, ma anche ciò che parte dalla musica ma trasmette anche oltre…
Sì è quello proprio il nostro intento: non fare il solito concerto che può fare chiunque.
Vuoi parlarci del programma di sala del concerto dello scorso 25 settembre? Come avete composto la scaletta?
In queste situazioni di concerti all’aperto, non direi popolari, ma non all’interno di un teatro, cerchiamo sempre di proporre varietà: così c’è barocco, musica da film, jazz, opere… Chi cerca il barocco lo sente subito chi preferisce le colonne sonore sa che poi arriveranno.
Dal concerto ClassicAperta del 25 settembre.
Avete voluto portare una panoramica della musica che si riesce ad offrire con una sola categoria di strumenti musicali (gli ottoni) passando da un genere ben codificato come il barocco a un genere molto più sgabbiato come il jazz alle colonne sonore che sono entrate nell’immaginario collettivo…
Abbiamo notato che se il pubblico riconosce i brani mentre li suoni se li gode di più: quindi fare brani come La danza delle spade uno non sa come fa, ma appena inizia il pubblico dice “ah, questa qui….”
Se in un cortile nomini la “danza delle spade” forse si aspettano il mangiatore di fuoco, ma quando uno la sente la riconosce, magari pensando alle immagini un film…
Sì magari la riconosce perché l’ha sentita, come questa, in una pubblicità; infatti io ci scherzo e dico “adesso suoneremo un brano di Khachaturian molto famoso, è stato usato per la pubblicità di Chante Clair… la faccio lunga perché è un nostro sponsor, perché noi essendo Luster Brass siamo lucidi” : la gente si mette a ridere e capisce che era uno scherzo.
È questo anche che amplia l’effetto spettacolo!
Spiego anche il motivo perché questi brani funzionano: perché all’interno del quintetto, pur essendo tutti ottoni c’è il trombino che fa le note molto acute e il bassotuba che fa le note molto gravi :quindi con questa varietà di estensione è possibile suonare brani per orchestra o per una cantante.
L’unicità del materiale dello strumento viene capovolta perché all’interno ci sono strumenti che coprono tutta l’estensione che ci può essere in un coro o in un’orchestra.
Un profano resta sorpreso dalla varietà che si riesce ad avere con quella che viene percepita come una varietà all’interno della stessa tipologia di strumento.
Si, sono contento che si apprezzi la spiegazione: noi veniamo sempre volentieri da voi!
