ClassicAperta – giovedì 13 aprile alle ore 19.00, Casa della Carità
Quattro giovani amici in “Viaggio nel mondo del Clarinetto”
Adami Clarinet Quartet è composto dagli studenti del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” Lorenzo Fagone, Claudia Lou Prati, Luca Frizzele e Alessandro Fassini, allievi rispettivamente dei proff.ri Stefania Belotti, Laura Magistrelli, Luigi Magistrelli e Alberto Serrapiglio. Il quartetto si è esibito nel dicembre 2022 Museo Del Teatro Alla Scala e si esibirà per ClassicAperta il prossimo 13 aprile alla Casa della Carità.
Come vi siete conosciuti al Conservatorio?
Claudia Lou Prati: Siamo tutti allievi di clarinetto e seppur appartenenti a classi diverse (ognuno con un Maestro diverso) i corsi in comune son tanti, a partire dalle lezioni di musica d’insieme, dove ho conosciuto anni fa Alessandro; con Lorenzo ci siamo parlati la prima volta in attesa di un esame; mentre con Luca semplicemente trovandosi in gruppo al bar del cons in qualche pausa tra una lezione e l’altra, se non ricordo male.
Alessandro Fassini: durante le lezioni non è raro incontrarsi, partecipare e studiare insieme oppure, come nel caso delle discipline di “Insieme”, suonare insieme nelle formazioni più disparate che possono andare da un semplice duo fino a formazioni cameristiche più grandi se non addirittura in orchestra. In Conservatorio siamo un pò come una grande famiglia e, chi più chi meno, ci si conosce un po’ tutti. Noi come “Adami clarinet quartet” nasciamo piuttosto recentemente, siamo un progetto giovane nato per favorire ancora di più l’interazione e lo scambio culturale e musicale tra le 4 classi di clarinetto, 4 idee musicali diverse che confrontandosi e lavorando sodo smussano I propri lati affilati raggiungendo un’unica idea comune.
Luca Frizzele: io e Lorenzo abbiamo fatto insieme il Liceo Musicale e con Alessandro ho suonato per anni nella Banda di Rozzano, mentre con Claudia ci siamo conosciuti nelle lezioni di Esercitazioni Orchestrali.
Vi frequentate anche al di là del quartetto?
Alessandro Fassini: Certamente, siamo 4 studenti ma soprattutto 4 amici con la stessa passione per cui trovare interessi comuni non è difficile. Ci conosciamo da alcuni anni e abbiamo collaborato più volte in concerti, progetti o eventi vari. Non è raro quindi incontrarsi è svagarsi insieme magari davanti ad una buona pinta di birra.
Claudia Lou Prati: quando si riesce a creare l’occasione volentieri, sia come quartetto che come gruppo allargato insieme agli altri studenti del cons clarinettisti e non. Son sempre stata convinta del fatto che per ottenere un gruppo che suoni bene ci vuole un rapporto umano di base affiatato, altrimenti si rischia di risultare semplicemente dei musicisti qualsiasi che si trovano a suonare insieme.
Alessandro ha già collaborato con l’Associazione per il progetto scuole: anche gli altri conoscevano già l’Associazione? E tu, Alessandro, puoi darci qualche tua impressione sul progetto?
Alessandro Fassini: È un progetto fantastico con un obiettivo importantissimo e bellissimo. Credo che si sia colto ottimamente la reale funzione sociale che la musica svolge. Questo progetto ha come obiettivo utilizzare la musica come mezzo per favorire l’inclusione e la condivisione in varie scuole di alcuni quartieri milanesi dove c’è una forte multiculturalità. È un progetto che riceve grandi riscontri positivi e per noi partecipanti è un grande onore e piacere potervi far parte.
Claudia Lou Prati: io personalmente non conoscevo l’Associazione ma trovo che questa cosa mi abbia ancor di più incuriosita e portata a voler comprenderla nel vivo. Posso dire che il suo obiettivo sia davvero uno dei più inclusivi e nobili e mi fa molto piacere poter collaborare con queste premesse e per questo fine. È sempre bello far musica, ma farlo con uno scopo ancora più grande è sicuramente più appagante.
Grazie! Avete dei modelli? Ci sono musicisti che vi ispirano e perché?
Alessandro Fassini: questa è una domanda molto complicata, credo che ognuno di noi abbia, ovviamente, le proprie ispirazioni ma credo che i nostri Maestri del conservatorio giochino un ruolo molto importante non solo nella nostra formazione accademica ma anche per quanto riguarda l’idea musicale in sé. Io personalmente devo molto al Maestro Serrapiglio e il mio modo di suonare e di interpretare la musica è molto influenzato dai suoi insegnamenti per cui potrei definire lui come mio modello. Ovviamente osservo, studio e mi riferisco Musicalmente anche ai “Grandi” Clarinettisti del panorama musicale internazionale quali, per citarne alcuni, Fabrizio Meloni, Alessandro Carbonare, Andreas Ottensamer, Karl Leister, Sabine Meyer… Ognuno di questi grandi musicisti ha una propria idea musicale e interpretativa quindi cerco sempre di confrontare ciò che è più vicino alla mia idea per migliorare e provare a carpire quanti più dettagli e insegnamenti possibili.
Claudia Lou Prati: mi piace pensare che qualsiasi musicista “di livello” possa essere d’ispirazione, mi spiego meglio: anche un mio pari, pur non essendo un professionista pienamente formato può benissimo ispirarmi in una sua parziale che poi col tempo faccio mia. Ho delle mie idee musicali, in parte originali e in parte influenzate e scritte (coscientemente e non) da chi mi ha seguita nella mia formazione e cerco sempre nuovi spunti. Da chi studia ancora come me posso cogliere freschezza, novità, innovazione; da chi è già un grande della musica di oggi e dell’immediato ieri posso cogliere l’obiettivo che mi voglio prefissare e allo stesso tempo carpire lo stile originale e inconfondibile che si son cuciti addosso e che si è rivelata essere la loro fortuna. Parlo di Carbonare, Palermo, Giuffredi, Ottensamer, Spagnolo, Meyer e tanti altri. Ovviamente devo moltissimo agli insegnanti che mi hanno seguita nel corso della mia formazione e che sono ormai parte di me; ogni loro insegnamento mi è stato e mi è tuttora preziosissimo (tant’è che molto spesso utilizzo i loro consigli a mia volta con i miei piccoli alunni della banda, dove io stessa ho cominciato da piccina).
Luca Frizzele: i miei modelli di musicisti sono i Clarinettisti Karl Leister e Dieter Klocher, grandi esponenti della Scuola Tedesca del passato (alla quale io ambisco) e inoltre il mio Maestro Luigi Magistrelli, che a parer mio rappresenta al meglio il connubio fra le sonorità e la tecnica tedesca e il gusto e la sensibilità interpretativa italiana, che io preferisco.
Com’è stato progettare questo concerto?
Alessandro Fassini: Progettare un concerto non è mai semplice, bisogna pensare ad un programma efficace e adatto e soprattutto è necessario trovare del tempo da dedicare alle prove. Queste sono fondamentali per trovare il giusto affiatamento e un’idea comune di esecuzione ma questo a parer mio è il bello del nostro lavoro, abbiamo sempre qualcosa da imparare e non possiamo mai tralasciare nemmeno il più piccolo dettaglio perché questo può far la differenza tra l’eseguire dei brani ed il fare musica.
Luca Frizzele: … è impegntivo da prepare anche perché noi abbiamo tanti altri impegni musicali al di fuori di questo concerto.
Claudia Lou Prati: aggiungono difficoltà aggiuntive non da poco, come il fatto che ognuno di noi frequenta un’annualità diversa nel percorso di studi e viviamo tutti in luoghi diversi, io addirittura vengo dalla provincia di Bergamo da pendolare.
Tutto il lavoro però paga, e sicuramente queste differenze che per la progettazione di un concerto risultano delle difficoltà, per il prodotto finale diventano ricchezza che ci contraddistingue come un gruppo molto vario e quindi più completo. La fortuna è che dalla nostra parte abbiamo i nostri quattro Maestri che hanno creato il programma di questo concerto e hanno saputo darci molti spunti musicali e d’insieme per dar forma alle nostre idee di partenza.
Dunque, non resta che darci appuntamento a giovedì prossimo con Adami Clarinet Quartet.
Appuntamento giovedì 13 aprile Alla Casa della Carità
Ingresso gratuito – posti limitati, prenotazione obbligatoria su Eventbrite.
Claudia Lou Prati
Lorenzo Fagone
Alessandro Fassini
(Milano, 26 febbraio 2000) inizia gli studi musicali all’età di 6 anni presso la Scuola Civica di Musica di Assago dove intraprende lo studio della chitarra, attualmente studente del biennio di specializzazione di clarinetto basso. Ha partecipato a molte attività concertistiche organizzate dal Conservatorio tra le quali la partecipazione come clarinetto basso dell’orchestra sinfonica del Conservatorio di Milano (OSCOM), come primo clarinetto nella orchestra di fiati del Conservatorio, come clarinetto basso come strumentista alla produzione concertistica della “Orchestra dei popoli” con la quale ha inciso un disco, e in altre produzioni come “Musica Maestri”; ha già collaborato con ClassicAperta per il progetto scuole.
Luca Frizzele
(Rozzano? 15 Maggio 2000), ha ricoperto il ruolo di Secondo Clarinetto nell’Orchestra dei “Piccoli Pomeriggi Musicali” del Teatro Dal Verme, è stato Primo Clarinetto dell’Orchestra Giovanile Pepita, facente parte del “Sistema” di Lombardia. Primo Premio al Concorso Internazionale d’esecuzione musicale di Bellagio del 2017, un Primo Premio Assoluto e due II classificato al Concorso di Musica “Città di Tradate” per i Giovani. Ha suonato varie volte con numerose orchestra, tra cui l’Orchestra Sinfonica dell’Università Bicocca di Milano e l’Orchestra Giovanile della Fondazione Pasquinelli di Milano. Primo Clarinetto, in una produzione sinfonica nella FuturOrchestra nel 2017. Solista con l’”Orchestra del Liceo Tenca” nel 2018. Dal Febbraio 2021 al Giugno 2022 è stato Secondo Clarinetto nell’Orchestra Filarmonica dei Navigli di San Petro Cusico (MI).