Al via Bookcity Milano, 13-17 novembre. L’Associazione per Mito Onlus interviene con i propri musicisti
“Ensemble suoniamo insieme”: scuola di pensiero
di Vic Moniaci
Ci si avvicina alla musica classica per tante strade: magari per fermare il tempo, o per ritrovarsi in uno spazio spirituale. Forse per salire più in alto e abbandonarsi. O più semplicemente per amore della musica. I volontari dell’Associazione per Mito Onlus, sono un piccolo esercito di musicofili ma qualcuno è anche musicista. Partendo da questa osservazione, l’Associazione decide dopo una breve indagine, di formare un gruppo di volontari-musicisti, l’Ensemble Suoniamo Insieme, e di affidarne il coordinamento alla soprano Giosiana Troiano, che insegna canto classico al liceo musicale di Magenta…
“Sì è un progetto entusiasmante, ci sono alcuni talenti fra i volontari che nell’Ensemble hanno avuto la chance di esprimere le loro qualità musicali, trasformandosi così da spettatori in esecutori: è un passaggio ambizioso”
E fra breve si celebra il rituale incontro con una prestigiosa platea di ascolto
“È così, infatti esordiremo come Ensemble alla rassegna importante di “Bookcity Milano” dal 13 al 17 novembre. Inutile nascondere una certa emozione, nel proporsi a un pubblico molto competente come quello di Bookcity, ma ci siamo preparati per essere all’altezza dell’incarico”
Com’è composto l’Ensemble Suoniamo Insieme ?
“Attualmente siamo in quattro: Andrea Di Leo al violino, Enea Astori al pianoforte, all’arpa Alice Fossati e naturalmente la mia voce di soprano. Il duo pianoforte e violino, che eseguirà “Tempo di Danze” e il duo voce arpa, che propone Music for a while. Quindi l’intermezzo pianistico “Tempo di Valzer” e infine”Dedicato a Ruben”, un concerto pianistico con lettura. Tutto questo nelle diverse sedi indicate dall’Associazione”
Gli autori in cartello sono…. “di cartello”
“Senz’altro, si va da Brahms a Debussy a Sarasate per il duo violino pianoforte. Mentre il duo arpa voce si cimenta con autori quali Purcell e Monteverdi. Da segnalare poi la performance dell’arpa solista con il preludio di Grandjani, il notturno per arpa di Michail Glinka e “Ai bordi del ruscello” di Henriette Renie”
Sembra un repertorio di grande significato culturale
“Noi che studiamo musica da sempre, ne conosciamo il senso e anche i risvolti artistici, è il nostro modo di comunicare. Più barocco il repertorio arpa voce, più tardo romantico quello per arpa sola. Qualche volta sono gli autori stessi ad emergere dal “mare magnum” della musica classica, è nelle cose se fai ricerca. Penso anche che l’Ensemble Suoniamo Insieme, se il pubblico ci segue, possa essere un interprete privilegiato di questa scuola di pensiero”.