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In occasione di BookCity Milano, abbiamo intervistato Alessandro Creola di Alexander Duo, che si esibirà domani alla Casa della Carità nel concerto Different Things.

Alexander Duo: l’amicizia nata e ritrovata nella musica

Duo Alexander
Alexander Duo: Alessandro Creola e Alessandra Ziveri

Ciao Alessandro: entro subito nel vivo con una curiosità che viene spontanea vedendo la locandina del concerto di giovedì: da dove nasce l’abbinamento di arpa e sax?

Il duo nasce su una base di amicizia: Alessandra è stata la prima persona che ho conosciuto arrivando al Conservatorio di Parma perché non si poteva studiare il sassofono a La Spezia; ero un ragazzino di tredici anni, accompagnato dai genitori per fare l’esame di ammissione al conservatorio e nel chiostro incontro Alessandra, a cui ho chiesto informazioni e che è poi diventata una mia grande amica. La vita e la musica ci hanno portato su strade diverse ma poi il fato ha voluto che lei venisse ad insegnare nel liceo musicale Bertolucci di Parma, dove io insegnavo già da anni, quindi ci siamo ritrovati oltre che amici anche colleghi.

Un giorno abbiamo detto: ma perché non facciamo un bel duo? Alessandro io, Alessandra lei: Alexander Duo. Io sono specializzato nel sax baritono che non ha una sonorità invadente come quella di un soprano o di un contralto… anche se poi abbiamo introdotto anche il sax alto.

Questo quando?

La nostra avventura non ha nemmeno un anno: il primo concerto con questa formazione l’abbiamo fatto in aprile al Museo Poldi-Pezzoli; dal concerto ne sono nati altri perché è un sound strano e accattivante e da ogni concerto ne nascono altri.

È bene che riscuota successo

Arriviamo da due anni drammatici, soprattutto dal punto di vista artistico, e la gente ha voglia, oltre che rientrare nei canali artistici, anche di cose un po’ nuove… e secondo me il duo “casca a fagiolo”. Da ogni concerto che facciamo un altro, se non due, ne segue.

Duo Alexander
Duo Alexander

Il sassofono tutti l’associano al jazz, al pop, al rock ma non al classico mentre noi proponiamo un concerto brutalmente classico, tanto per dirti il brano di apertura è di Vivaldi, che neanche se lo immaginava cosa fosse il sassofono, perché non era ancora stato inventato; è un brano per violoncello e basso continuo, dove quest’ultimo viene realizzato da Alessandra con l’arpa e la parte tematica del violoncello la faccio io con il sax baritono, che ha la stessa estensione del violoncello.

Poi però c’è anche Piazzolla…

Sì, nel concerto c’è anche quello.

Gli arrangiamenti li avete fatti voi?

Non tutti, alcuni sono originali: tant’è che dopo Vivaldi eseguiamo un Notturno di Gustav Bumcke, che è stato il primo a scrivere per questa formazione arpa e baritono.
Proponiamo anche un autore italiano che ha scritto per questa formazione, e un londinese, sassofonista con una sorella arpista a cui ha dedicato un brano per sax alto e arpa

Facciamo cose originali e trascrizioni: il bello della musica è che se è bella è bella fatta con qualsiasi cosa.

Qualcosa che non ci si aspetta

Devo dirti la verità: la gente rimane spiazzata: abituata al sassofono in ambito jazzistico, il baritono si vede sempre poco, e comunque in sezione… Sentire il baritono da solo, che va in un registro acuto… dopo il primo brano il pubblico è disorientato perché sente qualcosa a cui non è abituato.

Viste queste premesse il concerto “Different Things” si inserisce a pieno titolo nel palinsesto di BookCity che quest’anno ha come tema conduttore “La vita ibrida”. Grazie Alessandro; per tutti l’appuntamento è domani alle 19:00 alla Casa della Carità.

 

Maria Adele Zampa
Duo Alexander

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